Il Mediterraneo, basta pronunciare questo nome per pensare ai Micenei, ai Fenici, ai Greci, ai Cartaginesi, ai Romani, ai Bizantini, agli Arabi e molti altri popoli e culture le cui impronte sono visibili ovunque.
Per Fernand Braudel, il Mediterraneo è « mille cose insieme, non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi, non un mare, ma una successione di mari, non una civiltà, ma civiltà ammassate una sull’altra ».
Un paese da scoprire
Situata nella parte orientale del Maghreb, a cavallo dei due bacini del Mediterraneo, la Tunisia si apre in gran parte sul mare. Questa posizione geografica l’ha resa, da sempre, un polo d’attrazione e un luogo d’incontro privilegiato per tutti gli uomini; si vanta di essere un crocio via di civiltà: : alla cultura autoctona libica, sono stati innestati tutti i contributi della civiltà mediterranea.
Nel corso della sua lunga storia, la Tunisia non ha mai smesso di dialogare e interagire con le culture del Mediterraneo; ha costantemente contributo alle civiltà, che si sono succedute sulle rive del Mar Nostrum, accogliendone l’influenza e arricchendole.
Terra d’incontri e di civiltà, la Tunisia non è solo Capsiano, Utica, Cartagine, Kairouan, Madia, Tunisi ecc…, ma anche Elissa-Didone, Annibale, Magone, Jughurta, Tertulliano, Sant Augustino,al imam Sahnoun di Kairouan, Ibn Al-Jazzar, Ibn Khaldoun, Aziza Othmana e molti altri.
La Tunisia di oggi, come quella di un tempo, milita per l’autenticità, per l’apertura, per il diritto al diverso, cioè per il dialogo delle culture. Senza rifiutare i beneficidi quella che arrivi dall’Oriente o dall’Occidente, la Tunisia ha scelto di rimanere se stessa e di preservare la propria identità, ora e per sempre.